Vuoi fare carriera? Sai come rispondere al tuo capo?
Vi voglio raccontare la storia di un I livello aziendale che, a seguito di una riorganizzazione, è stato sollevato dal suo incarico per assegnargli un altro ruolo. Succede spesso che quando non si è più graditi in azienda si venga promossi a una posizione all’estero oppure alla cura di progetti speciali a volte addirittura un po' improvvisati. Capita e continuerà a capitare.
Ma anche partendo da una posizione “compromessa” o che pare di debolezza il mio consiglio come business coach è quella di giocarcela al meglio. Non abbandono mai una causa, quindi supporto le persone infondendo comunque fiducia e voglia di fare bene. Facendo bene si è perlomeno soddisfatti di se stessi, senza aspettare riconoscimenti dagli altri e quanto fatto contribuisce alla crescita delle nostre competenze e capacità anche caratteriali: per esempio non solo resistere (vedi “resilienza”) ma reagire (vedi “antifragilità”).
Cosa abbiamo fatto insieme nel nostro percorso di Career Coaching?
Ci siamo preparati ad andare sul mercato per cogliere nuove opportunità. Risposta “di scuola”.
Peccato che i tempi non siano particolarmente facili anche a volersi dar da fare e quindi ho suggerito di sfruttare al meglio l’alternativa 0 (che deve essere sempre essere considerata) e cioè di rimanere nell’azienda in cui si sta lavorando, magari focalizzandosi un po' più su stessi e quello che ci conviene, piuttosto che essere sempre ingenuamente votati alla gloria dell’impresa per cui lavoriamo. Ma questa è un’altra storia.
Cosa facciamo? L’Amministratore Delegato ha proposto a Carlo – nome di fantasia ovviamente – di occuparsi di una tematica, chiamamola “Open Innovation”. Inizialmente gli è stato assegnato il tema, peraltro in linea con le sue competenze e potenzialità, ma senza un’investitura decisa. Poi l'AD gli ha proposto un’attività più tecnica di allestimento di un laboratorio di innovation.
Alcuni mesi di empasse.
Che fare?
Una possibilità è quella di aspettare, crogiolarsi nel silenzio di queste settimane di chiusura, etc.
Un’altra è quella di chiudere mentalmente ed emotivamente anzitempo e pensare decisamente al dopo. Difficile da fare finché il distacco non si verifica in concreto. E comunque non conveniente per Carlo.
Un’altra possibilità è quella di trasformare quel poco che viene proposto in opportunità per svolgere il compito al meglio. Come svolgere il compito al meglio? Preparando una bella presentazione (sono una consulente…) su come mettere in piedi un laboratorio di innovazione a partire dalle basi, cioè proprio dall’infrastruttura tecnica. E’ vero che in sé è la parte relativa alla progettazione della infrastruttura tecnica non è un’attività da I livello aziendale, ma è anche vero che se poniamo l’attività in un’ottica più ampia anche questa ha il suo senso.
Cogliamo quindi questa opportunità per mettere in piedi una proposta di progetto a partire dall’infrastruttura fisica e tecnica per passare alle persone, all’organizzazione, ai temi da trattare: da quelli a breve a qualcuno a medio-lungo, da come coinvolgere il resto dell’organizzazione a come dare visibilità al progetto sia internamente sia all’esterno, magari tramite post e poi partecipando a convegni, facendo magari azioni di comarketing con qualche fornitore di tecnologia o qualche organizzazione di ricerca.
Carlo ha interpretato a suo modo l’input. Ha prodotto un documento word, quando io davo per scontato una presentazione con slide ben fatte – e vedete come la mappa non è il territorio… anche tra persone con un background in parte comune. Il documento era una specie di ricerca su come si fanno gli innovation lab, a cosa servono ecc. Volendo essere cattivi una specie di ricerca che facevo alle medie o al liceo scopiazzando l’enciclopedia (ai miei tempi internet non c’era).
Non è questo il modo di tener testa a un AD.
In ogni modo è un primo passo che può essere presentato come un documento introduttivo per fissare un linguaggio comune.
Quello che si aspetta un capo in ogni caso da un suo primo riporto non è una lezione teorica, ma è la presentazione di un progetto, della sua fattibilità.
Quindi se sei un primo riporto di un AD e quindi un dirigente devi decidere o comunque prendere posizione ed essere propositivo.
In questo caso vuol dire illustrare come faresti tu, in dettaglio, usando un mezzo come le presentazioni PPT ben fatto, "sexy", curato, dettagliato. Sarà un esercizio inutile?
Non penso proprio:
- Tu sarai soddisfatto di te
- Il tuo capo riconoscerà comunque professionalità e managerialità
- Potrebbe servirti come esercizio in un futuro anche a breve per proporti sul mercato.
Quindi, al lavoro!
Usa foto, video, musiche, modelli di business, tabelle, interviste…
Come se dovessi preparare un pitch da start-up, in fondo devi vendere un’idea facendola sembrare già fatta, concreta!
e GoodGoing! ?
I nostri consulenti e coach ti possono aiutare nel metodo, nella progettazione, nella revisione, nella messa a punto anche verbale della presentazione. Grazie ai nostri background e alle nostre esperienze possiamo supportarti al meglio nei diversi aspetti. Non sei solo! Chiamaci o scrivici a info@goodgoing.it.