Troppo tardi per rimettersi in gioco nel mondo del lavoro?
Ma… è troppo tardi?
Non è mai troppo tardi per riprendersi la vita. Inizia ora!
Il famoso “qui ed ora” non è infatti solo una frase fatta, ma è un concetto spirituale molto antico.
In altre parole, non sono solo i guru della porta accanto a predicare il qui ed ora, ma fin dai tempi antichi i maestri spirituali di tutte le tradizioni indicano nell’Adesso, la chiave d’ingresso alla dimensione spirituale.
Se vai in chiesa ti sarà capitato di ascoltare durante la lettura dei Vangeli frasi come:
Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso.
– From the Gospel according to Matthew, 6,24-34
oppure
Nessuno che abbia messo la mano all’aratro e poi riguardi indietro è adatto al regno di Dio.
– From the Gospel according to Luke 9-32
In maniera simile l’intera essenza dello Zen consiste nell’arte del camminare sul sottile filo dell’Adesso: essere completamente presenti a sé stessi, in ogni istante della propria esistenza, così che nessun problema, nessuna sofferenza, nulla che non sia ciò che sei nella tua essenza può sopravvivere in te. Il grande maestro Zen Rinzai, per distogliere l’attenzione dei suoi allievi dal tempo, spesso alzava il dito e domandava lentamente:
“Che cosa manca in questo momento?”
Un interrogativo potente posto per portare l’attenzione in profondità nell’Adesso.
Una domanda analoga tipica della tradizione Zen è questa:
” Se non Ora, quando?”
L’ Adesso è centrale anche nella tradizione del Sufismo, il ramo mistico dell’Islam.
Un famoso detto Sufi recita:
Il Sufi è figlio del tempo presente.
Il grande poeta persiano e maestro del Sufismo, Rumi, scrive:
Passato e futuro velano Dio alla nostra vista; bruciateli entrambi col fuoco.
E ancora Meister Eckart uno dei più importanti teologi, filosofi e mistici del Medioevo cristiano, riassume tutto questo in una mirabile citazione:
Il tempo è ciò che impedisce alla luce di raggiungerci. Non vi è verso Dio ostacolo maggiore del tempo.
Per approfondimenti leggi l’articolo "Qui e Ora".
Qui e Ora (115 kb.)
Molto spesso incontro persone che non sono soddisfatte della loro vita professionale e si chiedono: "Non sarà troppo tardi?"
Faccio un esempio: mi contatta, trovandomi sul web, una donna di mezza età, una
libera professionista da sempre, con uno studio associato non solo avviato, ma di successo.
Crisi di mezza età… Non indago, non faccio la psicologa pur avendo formazione, sensibilità e maturità (intelligenza emotiva in una parola) tali da poter considerare la persona e le sue problematiche nell’insieme.
Questa persona – la chiameremo Paola per semplificare – non è scontenta del suo lavoro, semplicemente vorrebbe fare qualcosa di diverso o in modo diverso. È tanto che ci pensa… ma da sola non si è mai decisa. Ha scoperto che esiste la figura del career coach e mi ha contattato.
La mia risposta è che… di si può/ si deve fare. Ci si deve riprendere la vita in mano e viverla ogni anno, anzi ogni minuto. Anche a 56 anni, anche a Torino, anche facendo l’architetta.
Io in primis ho fatto lo stesso a 42 anni, a Milano, facendo l’ingegnera. Sono io stessa l’esempio di quello che gli altri fanno con il mio supporto. Mio marito è un altro esempio. E siamo persone normali.
Ci sono persone come Paola o la sottoscritta che hanno fatto come “baby boomer” una bella carriera, come si diceva una volta e in linea con le aspettative di quando abbiamo iniziato gli studi universitari e poi il lavoro.
Peccato che i “baby boomer” a 50 anni non possano più tirare i remi in barca come i loro padri o madri, ma abbiamo davanti non solo decenni di vita ma ancora diversi anni di lavoro. E anche l’energia per farlo,anche se magari in modi diversi.
Quindi prendi in mano il tuo presente, analizza il tuo punto di partenza, l’oggi, e definisci cosa e dove vuoi andare e, quindi, che strada prendere.
Anche a 50 anni superati, anche se i figli sono grandi, anche se sei una donna…
e la nostra cultura ti vedrebbe bene a casa senza “tanti grilli” per la testa.
Fin qui parole, filosofia, immaginazione.
La visione senza azione è sogno, l’azione senza visione è incubo.
– Japanese proverb
Quindi?
Quindi analizza quanto hai fatto, sai fare, e valorizzalo per proporlo al mercato, magari in modo nuovo, fuori dallo schema che hai seguito finora. Prendi delle cose appena iniziate e valuta se puoi insistere su questi fronti….
Fatti aiutare da una persona esterna esperta che ti faccia da "sparring partner", che ti dia un altro punto di vista, che ti stimoli con storie di altri che ha accompagnato…
Individua le strade possibili, analizzale, mettile in ordine: di priorità, realizzabilità, desiderabilità, …
E poi fai un piano.
E infine parti.
E - passo dopo passo - vedrai che ci arrivi. Assicurato!
Non lo dico io, vedrai che durante il percorso lo dirai tu a te stessa: "I can do it!"