Sapersi vendere per rientrare nel mondo del lavoro
Quante persone ci sono in giro che parlano di sé credendo di dire cose interessanti e utili agli altri.
Oppure manager che intervistano dei candidati per la loro azienda e invece che ascoltarli e verificare se possono dare un contributo al business della loro azienda appunto, parlano di se stessi e soprattutto giudicano l’interlocutore in base a quanto questo ricalca le loro parole.
Quanti ultimamente usano LinkedIn come se fosse Facebook per “farsi belli” e avere dei “like”? Va benissimo condividere la conoscenza o sottolineare alcuni post di particolare rilevanza o innovatività, ma pubblicizzarsi per normali corsi di formazioni tenuti qui e là, … anche no!
Avete presente il manager che fa attività pro-bono di mentoring per le start-up in realtà per mettersi in mostra e avere un palcoscenico?
Perché questa riflessione/constatazione è importante per una persona che cerca nuove opportunità professionali?
Perché il mercato valuta positivamente le persone che offrono qualcosa di concreto e … i ruoli ricoperti in azienda non danno l’idea che uno sappia fare qualcosa.
Quello che dimostra che uno sa fare qualcosa sono degli esempi concreti di quanto fatto: un progetto, una vendita, una negoziazione. Anzi parlare solo di aziende in cui si è lavorato o di ruoli ricoperti è controproducente. Fa pensare ad una persona legata a modelli di azienda gerarchica, in cui la conoscenza non è condivisa, la carriera legata all'anzianità, il potere al numero di persone coordinate ...
I manager, in particolare maschi, restino pure vanesi se vogliono, ma in campo professionale quando vogliono “fare colpo” si riempiano la bocca di fatti, di risultati, di team condotti alla meta, di metodi innovativi studiati e applicati, … di umiltà.
Può essere umile anche una persona che sulla carta … "non lo diresti mai".
Un esempio reale!
Poco tempo fa ho condotto un workshop sul "Passaggio da lavoro dipendente a lavoro autonomo" e ho portato come testimone di questa
evoluzione - che interessa, o interesserà, tutti i “baby boomer” - un ex dirigente di una grossa banca.
Direste mai che questa persona faccia consulenza alle PMI e che per arrivarci si sia tirato su le maniche, come si dice, e abbia studiato come estrarre i dati da SAP e manipolarli in Excel per produrre dati per il controllo di gestione in una piccola azienda? O che si sia studiato tramite un corso (e non solo letto su internet) in cosa consiste lo strumento del business model canvas e che per iniziare l’attività come consulente abbia lavorato gratis e senza rimborso spese!!!
Chapeu. Così si fa!