Mettete che vi piace viaggiare nel cv: cosa vuol dire?
Una volta nel cv in Italiano non erano consigliati, mentre lo sono sempre stati in quello in Inglese.
Ora c’è un ritorno a mettere qualcosa di personale nel cv, per una serie di motivi:
si riconosce che la vita professionale e la vita privata non sono poi così distanti, competenze o abilità maturati fuori dal lavoro possono essere messe a disposizione anche in azienda con soddisfazione per il singolo e per l’azienda,
c’è talmente tanta concorrenza che magari qualcosa di particolare non dico che ti faccia scegliere nella prima fase di selezione del cv ma può creare uno spunto per stringere un legame con i selezionatori e farsi ricordare oltre che per le proprie competenze aziendali anche per esempio per i viaggi,
si parla molto di personal branding: anche i viaggi contribuiscono alla costruzione del proprio brand, ci avevate pensato?
Sul tema viaggio io me la cavo piuttosto bene: non sono un’eccellenza assoluta, ma ho visitato più di 70 paesi singoli al mondo (gli USA valgono 1, se dovessi contare i singoli stati dovrei aggiungere un paio di decine di stati).
Nei colloqui quindi o se leggo un profilo (su carta, su mail, su Lin, su un giornale o altro) noto se uno viaggia e interpreto. Un conto è viaggiare in certi posti, negli stessi posti, oppure…
Insomma si apre un mondo. Che può essere frutto di valutazione.
La valutazione degli interessi extraprofessionali in una selezione di personale
Cosa si impara viaggiando? Ad aprire la mente, a incontrare persone diverse in tanti sensi, ad affrontare i problemi più disparati, a “prendersi in mano”, a curiosare, a imparare, a imparare facendo, a togliersi dei pregiudizi, ….
Dico viaggiare e non fare una vacanza o prendere l’aereo per andare in un resort a Santo Domingo e stare nel resort per 15 gg. Intendiamoci.
Partire
con uno sguardo nuovo
un animo disponibile
orecchie per ascoltare
mani per stringerne altre
semplicità per stupirsi
sincerità per rimettersi in discussione
non esigere nulla
accontentarsi di poco.
Per vivere alla giornata
e gustare l'essenziale...
(anonimo)
In fondo il viaggio è la metafora della vita e quindi anche della vita in azienda, con i suoi alti e bassi, con i suoi cambiamenti, con i suoi programmi rispettati e disattesi, con il tuo ruolo, con le tue relazioni, … ci hai mai pensato?
Ecco allora che se selezioni per la tua azienda o per il tuo cliente è bene prendere in considerazioni anche i segnali deboli o trasversali che vengono dagli interessi extraprofessionali come i viaggi ad esempio.
Viceversa se sei ora dalla parte del candidato valorizza anche questi aspetti … per distinguerti.
Curare le persone che si rivolgono a noi in GoodGoing! vuol dire lavorare di fioretto, di fino, badare a tanti segnali ed elementi per aiutarti a fare la differenza!