La ricetta per trovare lavoro
La ricetta per trovare lavoro
Chiedere la ricetta per trovare lavoro è come chiedere la dieta che fa dimagrire in fretta!
Non si può prescindere dal caso personale per avere successo nel cercare lavoro.
Ci sono tante sollecitazioni, articoli, tweet, post, blog in rete su come cercare lavoro, ma attenzione non si può prescindere dal caso personale per avere successo nella ricerca di un nuovo lavoro.
Cercare la ricetta per trovare lavoro è come cercare di dimagrire e cercare su internet perché si ingrassa o come dimagrire in fretta. Io stessa, donna matura e razionale, cado molto spesso nell’errore di navigare per capire se sia la menopausa, o l’antidepressivo , o lo squilibrio di chissà quale ormone a farmi ingrassare piuttosto che credere – e provare – il prodotto x o y (es. il caffè verde per fare l’ultimo esempio) per accompagnarmi nella decisione e nella necessità di dimagrire.
Produrre cv a colori, video cv, chiedere connessioni Linkedin a casaccio, tanto per fare degli esempi, nel caso della ricerca del lavoro ricade nel “modello dieta dimagrante” suddetto.
Beh non funziona così. Il buon career coach è come il buon medico latu sensu (es. medico, dietologo, nutrizionista) che può dare delle indicazioni generali sul metabolismo, su come funzionano o interagiscono certi farmaci, su come reagiscono certi organismi in base all’età o alla forma fisica, fare anche degli esempi anonimi di casi trattati con successo, ma poi basta!
Il mondo virtuale e il mondo reale
I decaloghi, i post, etc. vanno considerati per quelli che sono: delle forme di sollecitazione, di marketing, servono per incuriosire, ma l’approfondimento è altro, passa per i libri, gli esperti, le scuole, le realtà specifiche.
C’è bisogno di questa precisazione in un mondo in cui pare che l’informazione sia solo più quella dei social. Le persone della mia generazione che approcciano i social sono consci e consapevoli che i tweet e i post sono delle punte di iceberg, come i comunicati stampa o gli stessi articoli di giornale.
Per affrontare un problema serio come la salute o il lavoro fosse anche per volontà o per ambizione (voglio dimagrire anche se non ne ho la necessità fisica, voglio cambiare lavoro anche se non ho una necessità economica) ci sono i libri, gli ebook (quelli fatti per comunicare contenuti e non solo per rafforzare il brand dell’autore), le consulenze, i corsi, le consultazioni, i pareri, gli esperti.
Magari ci possono essere pareri diversi e anche contrastanti, ma sempre basati su un'anamnesi, che nel caso del career coach è il colloquio preliminare e poi il bilancio delle competenze.
Un amico e collega, di cui ho letto di recente un post sul web sul contenuto dei social, dice bene che
Se i metodi di sviluppo personale vengono assolutizzati e semplificati, se smettono di indagare sulla persona singola, il loro impatto diventa molto limitante, forse funzionano lì per lì, ma hanno una validità parziale e quindi possono diventare frustranti. Dietro ogni azione personale e relazionale c’è una biografia (chi è la persona, come funziona) e una visione del mondo e delle relazioni. Solo passando per queste dimensioni possiamo rifondare seriamente il campo millenario della Padronanza di sé e del proprio agire nel mondo.
– Cesare Caterisano
Insomma trovare lavoro si può, ma non bastano due click e due post qua e là… come non basta una pillolina per dimagrire!
Certo ci sono lavori che – lasciatemelo dire – sembrano chiacchiere e quindi è facile spacciarsi per coach, formatori, etc.
Poteva essere così negli anni ’70 e ’80, quando la consulenza è iniziata qui in Italia, ora non più.
Ecco allora che certificazioni, curricula, referenze, passaparola e casi di successo dimostrabili sono a beneficio non tanto del professionista che si propone ma del suo cliente.