La lettera di presentazione del CV: il segreto per trovare lavoro

Lettera di accompagnamento del Curriculum vitae

Molti hanno sentito parlare di lettera di presentazione, ma ai più tale documento risulta un illustre sconosciuto! La lettera di presentazione non è come il cv che può avere una struttura generica di base, la lettera è innanzitutto una "lettera".

Ricordo cos’è una lettera visto che ormai di lettere se ne scrivono poche nella vita privata!

La lettera ha innanzitutto un destinatario

La lettera di presentazione di un cv va scritta avendo in mente il destinatario.

Nel caso in cui si presenti il cv per candidarsi a una posizione pubblicata in un annuncio si devono seguire innanzitutto le indicazioni date per candidarsi (es. online, per iscritto, riempiendo un questionario su un sito). In tal caso le indicazioni rilevanti sono relative al contenuto della lettera (vedi sotto).

Nel caso in cui si presenti il cv in modo spontaneo a un head hunter (HH) o a una società di ricerca e selezione è consigliabile prendere informazioni su cosa fa la società (per esempio se si occupa di figure professionali simili alla nostra) e individuare possibilmente la persona all’interno dello Studio che si dedica in particolare al mercato a cui apparteniamo o che è di nostro interesse. Ciò vuol dire - lo rendo esplicito – che è sempre consigliabile mirare la presentazione e personalizzarla. Ciò è fondamentale in termini di comunicazione per aumentare la probabilità di suscitare interesse.

Nel caso in cui voglia presentarmi a un’azienda specifica, lo studio dell’azienda, del mercato cui appartiene, della persona a cui rivolgersi è determinante. Oggi per fortuna c’è internet e il reperimento di tali informazioni, che una volta, anche solo 15 anni fa, poteva essere un lavoro da esperti, è alla portata dei più.

La lettera ha fondamentalmente un contenuto

La lettera non aggiunge informazioni su di noi rispetto a quanto c’è scritto nel cv, semplicemente mette in evidenza due o tre punti fondamentali di noi rispetto all’interlocutore.

Nel caso della risposta a un annuncio, la lettera non deve essere generica, ma sottolineare quello di noi che risponde a quanto richiesto come requisito per la posizione ricercata. Tra l’altro, tale esercizio ci permette di selezionare meglio gli annunci a cui rispondiamo e facilita il lavoro del selezionatore, migliorando quindi la nostra posizione competitiva rispetto alla concorrenza.

Nel caso in cui scriva a un HH, è consigliabile qualche riga di presentazione del nostro profilo in termini di competenze e di aziende per cui ho lavorato, in particolare se sono aziende leader nel mercato di riferimento, che quindi ci posizionano facilmente.

Nel caso in cui invece ci si presenti a un’azienda in modo spontaneo è consigliabile presentarsi in modo sintetico insistendo su alcune competenze e risultati che possono essere di interesse per l’azienda rispetto ai bisogni e alle necessità del momento. Devo essere io a interessare all’azienda, non essere l’azienda interessante per me! Contro intuitivo? E’ il linguaggio del business!

La lettera propone qualcosa

Un po’ di entusiasmo non guasta mai.

Nel caso di un annuncio una frase di interesse per la posizione è ok.

Nel caso di un head hunter può valere la pena di indicare la motivazione al cambiamento, l’obiettivo della propria ricerca. In questo caso l’HH deve diventare effettivamente un alleato per i nostri obiettivi professionali, pur dovendo noi fornire elementi di business per dimostrare la validità del nostro profilo.

Nel caso di un’azienda l’ideale sarebbe far nascere un interesse tale per il proprio profilo che venga voglia al destinatario di chiamarci per conoscerci. Il nostro obiettivo deve essere presentato come se fosse un bisogno dell’azienda.

La lettera non ha un oggetto

Sono passati i tempi in cui uno scriveva “richiesta di assunzione” o cose del genere…. Non si intesta la lettera con un oggetto. Ciò non è né male né bene, è semplicemente diverso!

Informazioni sull'autore
Cristina Gianotti
cristina.gianotti@goodgoing.it
Cristina Gianotti si occupa da oltre quindici anni di Coaching - Career, Executive e Business Coaching – a supporto di: manager, professionisti, imprenditori interessati a investire su stessi e sulla propria crescita professionale. Viene da un background di consulenza direzionale, management e imprenditoria. Nel 2016 ha pubblicato il suo primo libro "E' facile cambiare lavoro se sai come fare" con bookabook. Nel 2018 il suo secondo sul networking: "Connecting Dots: il networking, questo sconosciuto".

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