La formazione secondo GoodGoing!
Dire che la formazione è essenziale per il buon funzionamento di qualsiasi organizzazione è cosa banale, quindi non ci metteremo a discettare sul suo valore. Semmai ci preme osservare come stia cambiando l’apprendimento in conseguenza della trasformazione digitale che sta avendo un impatto dirompente in tutti i settori economici e produttivi.
Le tecnologie digitali la fanno ormai “da padrone” in settori come l’automotive, con l’avvento dei sistemi di guida autonoma, o nella domotica, dove le case che abiteremo saranno sempre connesse e governate da sistemi che le renderanno più efficienti e confortevoli. Non possiamo trascurare l’impatto delle tecnologie digitali in ambito finanziario o in quello dei pagamenti, ma potremmo continuare a lungo con gli esempi perché nessun settore è indenne da una rivoluzione destinata a continuare a lungo.
Al di là delle conseguenze della trasformazione digitale in tutti i settori dell’economia, è evidente a tutti come a essere cambiati siano soprattutto i costumi della società in conseguenza della diffusione degli smartphone e dei social, due invenzioni strettamente correlate che hanno modificato profondamente i nostri comportamenti imponendo, nelle imprese, la creazione di nuove figure professionali per presidiare la molteplicità dei canali di comunicazione cresciuti rapidamente nel corso di questi ultimi anni.
Questi cambiamenti profondi hanno determinato conseguenze irreversibili e nuove opportunità per il mondo della formazione: tra le conseguenze potremmo citare la rapida obsolescenza dei contenuti e il cambiamento delle modalità di somministrazione dei corsi, oltre alla necessità di prevedere una formazione generalizzata sui cambiamenti indotti dalla “digital transformation”.
Tra le opportunità segnaliamo:
la possibilità di coprire un’audience distribuita in diversi paesi in tempi ridotti e con un controllo centralizzato, a costi non comparabili con quelli del passato (LMS – Learning Management Systems);
la possibilità di “frazionare” i corsi in particelle rapidamente assimilabili e usufruibili in ogni luogo, in ogni momento e con ogni dispositivo (microlearning);
la varietà degli strumenti impiegati (non solo testi, o programmi informatici, ma soprattutto file multimediali, con i video in grande evidenza, l’impiego della “gamification”, nonché della realtà virtuale e dell’intelligenza artificiale).
Fatte queste premesse, la formazione in tanti, troppi casi (soprattutto nelle piccole e medie imprese) è vissuta più come costo che come opportunità di miglioramento o è portata avanti con criteri e strumenti non adeguati ai tempi.
Ma anche nelle imprese più grandi e strutturate, laddove gli investimenti sono rilevanti e l’attenzione elevata, la formazione non è esente da problemi, quali ad esempio la necessità di tenere traccia di un gran numero di strumenti diversi, che necessitano di essere mantenuti e integrati, o quella di motivare e coinvolgere i collaboratori, il problema del tempo disponibile, sempre più ridotto, o ancora quello di mantenere aggiornate le conoscenze che si vogliono trasmettere. Infine, ma questo vale per tutti, i costi legati al turnover del personale e quelli dei tempi per rendere un nuovo impiegato pienamente produttivo.
Se queste sono le condizioni, allora si intuiscono esigenze che debbono fare i conti con realtà capaci di fornire soluzioni complete, suggerendo non già una tecnologia, ma un approccio consistente al problema a partire dalla definizione degli obiettivi, suggerendo un percorso che preveda la progettazione di soluzioni atte a supportare l’azienda in un’ottica di lungo periodo, disegnando percorsi formativi ad hoc, realizzando contenuti interattivi di alto livello per ottenere una “employee experience” di piena soddisfazione, e modalità di somministrazione in linea con le possibilità attuali.
Uno scenario così articolato è alla portata di GoodGoing! grazie all’accordo di collaborazione stipulato con Moovs, da 30 anni nel campo della formazione e attualmente tra i più grandi operatori in Olanda, con un’impronta internazionale grazie alle società controllate e ai progetti svolti in ambito internazionale.
Di questo accordo e delle sue implicazioni torneremo a parlare presto e più diffusamente con una serie di articoli, ma volevamo anzitutto darvi il senso del nostro impegno e del cambiamento in atto.