La formazione ai tempi del Corona Virus | prima parte | Quanto vi costa la mancanza di competenze?
Non c’è dubbio che in una fase in cui l’economia rischia una recessione che potrebbe riportare indietro di decenni la nostra economia, parlare di investimenti in formazione può suonare come un “nice-to-have” rispetto alla priorità di tornare a produrre.
Le cose stanno però diversamente: se il paese ha sofferto per anni un gap di produttività con le altre economie avanzate, riprendere il cammino senza pensare di invertire la rotta (che significa incrementare la nostra forza competitiva) ci espone ad un rischio di debolezza che in parte è dovuto alla mancanza di competenze adeguate; quelle che potrebbero rendere il nostro personale più attrezzato a combattere la guerra che si gioca quotidianamente sui mercati.
Voglio essere chiaro e rivolgermi a chi vede la formazione come un costo senza essere in grado di percepirne i benefici economici: avete mai provato a quantificare i costi derivanti dalla difficoltà a risolvere problemi che sarebbero facilmente eliminabili in presenza di competenze adeguate?
Facciamo degli esempi: quanto costano alla vostra organizzazione le lacune di conoscenza degli strumenti tecnologici utilizzati? Come viene formato il nuovo personale assunto o quello che viene trasferito da un reparto all’altro e da una funzione ad una di grado più elevato? Quali conseguenze comporta il fatto di condurre riunioni non adeguatamente preparate? Quali danni hanno comportato gli errori nelle comunicazioni da parte di persone che, pur senza una responsabilità diretta, venivano a contatto con clienti, fornitori e partner?
Se non avete mai compiuto questo esercizio vi racconterò una storiella che può fungere da stimolo: in un’impresa manifatturiera si verifica un problema che affligge il sistema di gestione della produzione; in modo ricorrente, ma apparentemente casuale, un errore comporta ritardi nell’afflusso delle parti agli impianti, con conseguente calo delle quantità prodotte. Per alcuni giorni il personale addetto si sforza di trovare la causa del problema, effettuando diversi interventi che non solo non raggiungono il risultato, ma che rischiano addirittura di peggiorare la situazione. I ritardi si accumulano con conseguenze sulle consegne e, conseguentemente, sul fatturato e sulla soddisfazione dei clienti, che cominciano a protestare.
Il direttore commerciale è molto preoccupato ed i vertici dell’azienda mettono sotto pressione il responsabile della produzione ed il CIO. Questi reagiscono chiedendo con urgenza l’intervento della società fornitrice della piattaforma, che in meno di 24 ore manda uno dei suoi migliori esperti. Lo specialista ascolta l’esposizione del problema, poi attiva una postazione ed inserisce un “flag” in un campo delle impostazioni. Magicamente il problema scompare e la produzione torna a regime. Alcuni giorni dopo il CIO riceve dal fornitore una fattura di 2.000 euro. Alle sue rimostranze sul fatto che l’intervento eseguito avesse richiesto meno di un’ora e che quindi la tariffa fosse spropositata, il responsabile dell’assistenza clienti del fornitore risponde dicendo di avere distratto il suo specialista migliore da un altro cliente pagante per rispettare l’urgenza, facendo presente che, anziché protestare, avrebbero dovuto complimentarsi per avere inviato subito una persona in grado di risolvere il problema in minuti, risparmiando ulteriori perdite di produzione, fatturato e ordini per un ammontare di cui, ne era certo, i 2.000 euro costituivano una frazione infinitesimale.
Quale lezione si può trarre da questa storia? Se il personale interno avesse ricevuto un’adeguata formazione tecnica sulla piattaforma in uso non sarebbe stato necessario fare ricorso ad uno specialista esterno, ma soprattutto il problema o non si sarebbe verificato, o sarebbe stato risolto in un batter d’occhio con evidenti, notevoli benefici economici.
Sono certo che, se ripensate alla vostra storia recente, non vi sarà difficile trovare esempi in cui un’adeguata formazione avrebbe potuto far risparmiare o guadagnare tempo (e denaro). Con l’avvertenza che la formazione va intesa nella sua accezione più ampia (tecnica e manageriale), perché di essa si avvantaggiano tutti i collaboratori (e l’organizzazione di conseguenza) ai vari livelli.