Come cambiare lavoro: il CV è sostanza, non solo forma
Al di là di tutto quanto scritto finora, deve “rimanere” che il Curriculum Vitae non è una pagina scritta più o meno bene, ma la consapevolezza su quanto si ha da offrire al mercato che verrà poi.
Proposto nella maniera più opportuna per essere recepito dal mercato stesso.
Faccio un esempio che mi è capitato di recente. Un ragazzo giovane "un po’" NEET (Not in Employment, Education and Training) ha dovuto presentarsi a un’azienda con cui lo avevo messo in contatto producendo un video (un video cv per la precisione).
Jacopo aveva alcuni punti a favore:
azienda nella zona di residenza, innovativa, gli piaceva
il contatto l’avevo creato io con un ex-collega giovane entrato nella funzione Risorse Umane dell’azienda
Jacopo doveva produrre una presentazione di sé usando il video. Un ragazzo di oggi usa lo smartphone per tutto (tranne forse la voce!)
il tempo e il supporto di un coach.
Una passeggiata...
E’ riuscito a fallire!
“Non aveva fatto i compiti”, come direbbero in Germania.
Cercava di evidenziare le tante piccole cose che aveva fatto senza un “fil rouge”, non era focalizzato, non sapeva se voleva o no quel posto, se era “abbastanza” per lui…
Non ha neanche avuto l’umiltà di rimettersi in gioco.
Rimettersi in gioco non vuol dire solo fare un lavoro di livello minore rispetto a quanto fatto finora e /o a quanto studiato, ma semplicemente rimboccarsi le maniche, studiare, provare, lavorare su stessi e ascoltare i feed-back anche se vengono dati gratuitamente…
La prima impressione conta, ma bisogna sostenerla poi nel tempo!
Un lavoro ben fatto sul bilancio delle competenze avrebbe fatto la differenza, credetemi!