Il Curriculum Vitae di un genio: una lezione di come proporsi al mercato del lavoro
Nel 1482 Leonardo lascia Firenze e si trasferisce a Milano, alla corte di Ludovico Sforza detto il Moro: ha trent'anni, è un artista affermato ed è alla ricerca di forti stimoli professionali (come la realizzazione di un colossale monumento equestre in bronzo per il padre di Ludovico, Francesco). Ci resterà fino al 1499.
Prima di trasferirsi, l'artista aveva inviato al duca una lettera che è stata definita una vera e propria domanda d'assunzione. Una specie di curriculum, in cui si elencano tutte le sue abilità ordinate in dieci punti... nove dei quali sono usati per illustrare quanto sia bravo nell'ideare letali armi e macchine da guerra e solo uno, il decimo, presenta sinteticamente le sue qualità di artista. Un po' strano per un uomo che è stato considerato un pacifista. Infatti nei suoi scritti ha definito più volte la guerra una "pazzia bestialissima"; e vicino al suo progetto di sottomarino, ideato per affondare le navi nemiche, ha scritto "e questo non lo pubblico o divulgo per le male nature delli omini". C'è quindi chi pensa che nella lettera Leonardo abbia insistito sulle armi solo per far colpo sul duca, che in quegli anni turbolenti poteva considerare utile avere al suo servizio un esperto di macchine da guerra e strategia militare.
In ogni caso ecco la lettera, trovata tra gli scritti del Codice Atlantico, conservato nella Biblioteca Ambrosiana di Milano. Oltre al testo leonardesco c'è un libero adattamento in Italiano corrente.
" Avendo, Signor mio illustrissimo, visto e considerato oramai ad sufficienza le prove di tutti quelli che si reputano maestri e compositori de instrumenti bellici: e che la invenzione e operazione di dicti instrumenti non sono niente alinei dal comune uso; mi exforzerò, non derogando a nessun altro, farmi intendere da vostra execellenzia, aprendo a quella li secreti miei: e appresso offerendoli ad ogni suo piacimenti, in tempi opportuni opearre con effecto circa tutte quelle cose, che sub brevità in parte saranno qui sotto notate (e ancora in molte più, secondo le cocorrenzie de’ diversi casi).
Ho modi di ponti leggerissimi e forti, e atti a poratre facilissimamente, e con quelli seguire e alcune volte (secondo le occorrenze) fuggire li inimici, e altri securi e inoffensibili da foco e battaglia, facili e commodi da levare e pnere, è modi de ardere e disfare quelli de l’inimico.
So in la obsidione de una terra toglier via l’acqua dè fossi, e fare infiniti ponti, gatti, e scale, e altri instrumenti pertinenti ad dicta expeditione.
Item, se per altezza de argine, o per fortezza de loco et de sito non si potesse in la obsidione de una terra usare l'officio de le bombarde, ho modi de ruinare omni rocca o altra fortezza, se già nun fusse fondata in su el saxo.
Ho anchora modi de bombarde commodissime et facili da portare, et cum quelle buttare minuti (saxi a similitudine) di tempesta; cum el fumo di quella dando grande spavento all'inimico, cum grave suo danno et confusione.
Item, ho modi, per cave et vie secrete et distorte, facte senza alcuno strepito, per venire ad uno certo et disegnato lo[co], ancora che bisogniasse passare sotto fossi o alcuno fiume.
Item, farò carri coperti, securi et inoffensibili, i quali entrando intra li inimica cum sue artiglierie, non è si grande multitudine di gente d'arme che non rompessino. Et dietro a questi poteranno sequire fanterie assai, illesi e senza alcun impedimento.
Item, occurrendo di bisogno, farò bombarde, mortari et passavolanti di bellissime et utile forme, fora del comune uso.
Dove mancassi le operazione de le bombarde, componerò briccole, manghani, trabuchi et altri instrumenti di mirabile efficacia, et fora del usato; et insomma, secondo la varietà de' casi, componerò varie et infinite cose da offender et di[fendere].
Et quando accadesse essere in mare, ho modi de molti instrumenti actissimi da offender et defender, et navili che faranno resistenzia al trarre de omni grossissima bombarda et polver et fumi.
In tempo di pace credo satisfare
benissimo a paragone de omni altro in architectura, in composizione di edificii
publici et privati, et in conducer acqua da uno loco ad uno altro.
Item, conducerò in scultura di marmore, di bronzo et di terra, similiter in
pictura, ciò che si possa fare ad paragone de omni altro, et sia chi vole.
Item si poterà dare opera al cavallo di bronzo, che sarà gloria immortale et
aeterno onore de la felice memoria del Signore vostro patre et de la inclita
casa Sforzesca.
Et se alchuna de le sopra dicte cose a alchuno paressino impossibile et infactibile, me offero paratissimo ad farne experimento in el parco vostro, o in quel loco piacerà a VostrA Excellentia, ad la quale humilmente quanto più posso me recomando."
Avendo constatato che tutti quelli che affermano di essere inventori di strumenti bellici innovativi in realtà non hanno creato niente di nuovo, rivelerò a Vostra Eccellenza i miei segreti in questo campo, e li metterò in pratica quando sarà necessario. Le cose che sono in grado di fare sono elencate, anche se brevemente, qui di seguito (ma sono capace di fare molto di più, a seconda delle esigenze):
Sono in grado di creare ponti, robusti ma maneggevoli, sia per attaccare i nemici che per sfuggirgli; e ponti da usare in battaglia, in grado di resistere al fuoco, facili da montare e smontare; e so come bruciare quelli dei nemici.
In caso di assedio, so come eliminare l'acqua dei fossati e so creare macchine d'assedio adatte a questo scopo.
Se, sempre in caso di assedio, la fortezza fosse inattaccabile dalle normali bombarde, sono in grado di sbriciolare ogni fortificazione, anche la più resistente.
Ho ideato bombarde molto maneggevoli che lanciano proiettili a somiglianza di una tempesta, in modo da creare spavento e confusione nel nemico.
Sono in grado di ideare e creare, in modo poco rumoroso, percorsi sotterranei per raggiungere un determinato luogo, anche passando al di sotto di fossati e fiumi.
Costruirò carri coperti, sicuri, inattaccabili e dotati di artiglierie, che riusciranno a rompere le fila nemiche, aprendo la strada alle fanterie, che avanzeranno facilmente e senza ostacoli.
Se c'è bisogno costruirò bombarde, mortai e passavolanti [per lanciare sassi e 'proiettili'] belli e funzionali, rielaborati in modo nuovo.
Se non basteranno le bombarde, farò catapulte, mangani, baliste [macchine per lanciare pietre e 'fuochi'] e altre efficaci macchine da guerra, ancora in modo innovativo; costruirò, in base alla situazione, infiniti mezzi di offesa e difesa.
In caso di battaglia sul mare, conosco efficaci strumenti di difesa e di offesa, e so fare navi che sanno resistere a ogni tipo di attacco.
In tempo di pace, sono in grado di
soddisfare ogni richiesta nel campo dell'architettura, nell'edilizia pubblica e
privata e nel progettare opere di canalizzazione delle acque.
So realizzare opere scultoree in marmo, bronzo e terracotta, e opere pittoriche
di qualsiasi tipo.
Potrò eseguire il monumento equestre in bronzo che in eterno celebrerà la
memoria di Vostro padre [Francesco] e della nobile casata degli Sforza.
Se le cose che ho promesso di fare sembrano impossibili e irrealizzabili, sono disposto a fornirne una sperimentazione in qualunque luogo voglia Vostra Eccellenza, a cui umilmente mi raccomando.