Dove vorresti lavorare? Cambiare lavoro non è un sogno
Dove vorresti lavorare?
Da un concorrente…
Nella società quotata leader di mercato…
Nella società vicino a casa che fa quelle “cose” tanto belle…
Si può sognare di lavorare per una certa azienda, ad esempio Google.
Si può anche pensare di lavorarci.
Tra il dire e il fare non ci sono solo gli annunci o gli Head Hunter o la fortuna cieca.
Si può pensare seriamente a come andare a lavorare per una certa azienda.
Da una parte ci sono io, con le mie competenze di mercato, di processo, di ruolo e le mie caratteristiche personali, compreso i dati anagrafici e di residenza. C’è anche la mia urgenza di lavoro, c’è il tempo che mi dò, c’è cosa altro metto sul piatto (condizioni contrattuali diverse, stipendio minore, città diversa, una lingua parlata in più da studiare).
Dall’altra c’è l’azienda “target”, cioè quella in cui voglio andare a lavorare, es. Google. Devo studiare cosa fa l’azienda e quali sono le sue strategie e le sue logiche rispetto al personale. Cosa fa in Italia, com’è l’organizzazione italiana, chi sono le persone che vi lavorano, quali sono le strategie di espansione sul mercato italiano. Ovviamente se considero il mercato italiano. E poi come vengono fatte le selezioni, ecc..
Tutto questo è possibile. E’ un po’ oneroso in termini di tempo, focalizzazione e concentrazione ma, anche grazie a internet, si può fare. Oltre ad internet e ai giornali, anche persone che conosco - direttamente e indirettamente - possono essere fonti delle info sopra dette. Idem i convegni in cui magari qualche esponente di Google parla.
E poi? Poi non basta inviare il proprio cv, sia quello che sia, all’indirizzo sede di Google in Italia. Ci si devono fare due domande:
a)
ha senso la candidatura? Se l’età media è 32 ani e io ne ho
b) cosa ho da offrire che possa essere di interesse per Google? Perché dovrebbero considerarmi? Se sono una persona adulta con esperienza, posso rispondermi da solo e soprattutto devo farlo! Se trovo qualcosa di “appealing” allora sì, posso procedere.
Se posso procedere: scrivo cosa posso offrire e cerco il contatto in tutti i modi, diretti e indiretti e poi scrivo fisicamente: via mail, via Linkedin, via Facebook, via Poste italiane!
Ci aggiungo poi il telefono per certificare e supportare la mia proposizione e arrivare al colloquio. Dopo di che mi preparerò ulteriormente per un colloquio e poi per il secondo e così via….
Faccio insomma un’azione di vendita vera e propria.
Così posso pensare di raggiungere l’obiettivo.
Non c’è altro modo, sinceramente, che questo lavoro un po’ costoso a cui nessuno crede. Nessuno ci crede perché tanto spesso si confonde la candidatura diretta con il mettere il cv sulla sezione “lavora con noi” dei siti delle aziende!
A meno di essere giovani neolaureati e la pagina "lavora con noi" offra stage e attenzione “palpabile” nei confronti delle nuove reclute, la sezione “lavora con noi” è da evitare.