Donne facciamoci strada nel mondo del lavoro!
Ma come? Le donne non ci sono?
Ormai sono passati 20 anni: ero a un convegno sull’andamento del mercato del lavoro nel settore ICT (Information & Communication Technology) e per la prima volta, disse il relatore, avevano inserito tra i parametri con cui presentare i dati la distinzione tra figure maschili e femminili…
Io ero già nel mondo del lavoro da 10 anni con una laurea in Ingegneria Elettronica al Politecnico di Milano.
Questa è la mia fotografia
A seguire – dopo questo "shock" – ho fatto sempre caso a quante donne erano presenti ai convegni cui partecipo, in genere sull’ICT. Anche oggi tanti uomini con i capelli ormai brizzolati o bianchi, tra i relatori una donna quando va bene, nel pubblico qualche studentessa, qualche donna che si occupa di marketing, qualche giornalista di settore, qualche donna che lavora nel pubblico.
Studi STEM
Quindi ben vengano articoli come quello che segnalo e che voglio commentare - Donne e tecnologia- specie in un momento in cui si decide quale strada prendere dopo la maturità o l’anno prima della maturità. E questo sia per i diretti interessati sia per i genitori e i parenti che influenzano le scelte.
- Mi sono immatricolata nel 1980. D’estate nella “compagnia” la nonna di un’amica mi disse che Barbara bastava facesse una laurea di 4 anni di stampo umanistico, era una donna…
- Mi sono iscritta a ingegneria decidendolo all’ultimo anno dopo aver considerato tutte le materie scientifiche. Ve lo confesso non aspiravo a Ingegneria, mi sembrava troppo: per me, una donna da una famiglia povera… Me lo ha consigliato un signore anziano, un conoscente. Anziano! Oltre 70, 80 anni, non ricordo… non avevo i nonni. Quanto lo devo ringraziare!!!
- Alla laurea nel 1986, la mamma di un’altra amica diceva che in fondo poi sarebbe importata di più la famiglia, quindi bene la laurea in Ingegneria al Poli con 100 e lode in 5 anni, ma… Scherziamo???
L’ambiente culturale in Italia e la Nord (ci riteniamo più moderni qui al Nord! 😊) è questo!
Da piangere? Ormai non piango più, lotto per quanto possibile. Sostengo le donne per quanto posso, le capisco benissimo nel mio lavoro. Faccio la career coach e quante ne vedo di discriminate anche nelle multinazionali? Troppe!
L’ho sempre saputo e ne sono sempre stata consapevole. Ciò non toglie che ognuna di noi debba fare la sua parte. E’ la strada più efficace che ho trovato e che consiglio.
- Studiamo Ingegneria, Informatica, Chimica, Medicina, …
- Entriamo nel mondo del lavoro non in posizioni di back-office o di comunicazione ma dove si fa, si produce.
- Entriamo nelle start-up con altri colleghi anche se tutti maschi.
Le competenze femminili
In termini di competenze:
- Chi è meglio di una donna come problem solver, apertura al cambiamento, iniziativa, creatività, determinazione? Siamo madri e mogli, ce l’abbiamo nel DNA!
- Networking? Siamo donne...
- E in quanto a leadeship? E soprattutto leadership situazionale? Avete mai provato a far andare bene un matrimonio, una famiglia, gestire dei figli, un marito, dei genitori, degli suoceri, … ? Anche un paio di amanti, se volete! 😊
Anche se uso un tono scherzoso, non sto scherzando. Uso dei preconcetti legati alle donne mettendoli in positivo! Invece che in negativo come gli autori maschi hanno sempre fatto.
Facciamoci spazio
Fateci spazio, anzi prendiamocelo!
E se abbiamo difficoltà parliamone con qualche persona esterna come una career coach, che è lì apposta a sostenervi dietro le quinte!
Entriamo in un network di donne come PWA, di donne che tengono oltre che a sé alla carriera, che è parte di se stesse.
Non è questione di ghettizzarsi, è questione di trovare degli spazi in cui caricare le pile, prendere energia in ambienti favorevoli, visto che le aziende di per sé non sempre lo sono! O non per tutte.