Ce la farai a cambiare lavoro!
Di recente, con la scusa del lockdown, ho ricevuto e fatto una serie di telefonate. Finalmente, con una signora che non sentivo da tempo ci siamo concesse una bella chiacchierata 😊. Non solo aggiornamenti contingenti, ma proprio “come è andata a finire la sua storia…”.
Ecco la mail che ho ricevuto a seguire con estrema soddisfazione personale e con il dovere a questo punto di condividere.
“Ciao Cristina,
prima di tutto grazie per la chiacchierata di oggi.
Non so se ho espresso in modo chiaro la mia gratitudine per l’aiuto, la presenza (anche le provocazioni!) che mi hai fornito durante il nostro percorso e che mi ha resa in grado di riuscire nella “mission impossible” non solo di ricollocarmi sul mercato del lavoro dopo una brusca uscita e un periodo di pausa dovuto alla gravidanza (e due bimbe piccole a casa!!), ma anche di riuscire ad approdare finalmente al mondo dell’azienda dopo tanti tanti anni nella consulenza.
GRAZIE, sei una grande professionista.
Volevo dirti, a beneficio di chi sta vivendo la mia stessa situazione, che un altro modo che avevo trovato per reinserirmi, oltre al supporto alle start-up, era anche quello della collaborazione con una realtà di advisory indipendente in Dubai che aveva bisogno di qualcuno che presidiasse il mercato italiano e qualcuno che gli desse anche qualche supporto "di metodo". Infatti, la realtà era fatta da professionisti con grandi relazioni, ma poco bravi sulla metodologia della consulenza (comunicazione, metodo di lavoro, presentazioni, …). Avevo iniziato a dare una mano (con “success fee”) sfruttando relazioni e mie expertise e dando loro una grande mano (con cose per me banali come fare le presentazioni).
Questo in cambio di visibilità sul sito loro e la possibilità potere approcciare il mio network non raccontando di un problema (cerco lavoro) ma con la "scusa" di raccontare cosa stavo facendo.
Le opportunità vanno create e questo tipo di cose aiuta (anche psicologicamente, te lo assicuro).
Spero questo possa essere di supporto.
Un grande abbraccio
Grazie
S.”
Il ruolo del Career Coach
Il mio lavoro di Career Coach è solo un contributo, ma a volte può risultare proprio determinante per gli stimoli che fornisce, per le sollecitazioni a riflettere, per i punti di vista alternativi che suggerisce, per le indicazioni concrete che mette a disposizione.
Certo la persona che vuole cambiare lavoro deve prendere la decisione di farlo e fare la prima mossa, per esempio contattandomi, chiedendo informazioni su cosa fa GoodGoing!, chiedendo un contatto LinkedIn e la possibilità di una prima call. Anche riprovare a chiedere supporto, dopo aver pagato una consulenza sempre di carriera che si è rivelata un po' generica e standardizzata e di sicuro non passata (perchè è pericolosa ed è lì che si veda la stoffa della consulente) alla parte pratica.
Poi deve fare i primi passi e avere la determinazione al suo fianco la maggior parte delle volte per mesi e, in questo caso particolare, per anni. In questo caso è stato un cambio di vita e non solo di lavoro. Ma non sono passati “anni”, solo un paio in tutto, compresa la gravidanza.
Da parte mia non ho solo dato indicazioni, ma ho cercato di darne la ratio e anche di dimostrarle attraverso esperienze sia mie sia di altri clienti passati. Ormai ho seguito più di 700 persone quasi tutte con successo, ho veramente tanti esempi… In particolare, mi riferisco all’uso del network.
Ci vuole anche flessibilità come nel passaggio in cui S. dice di aver fornito consulenza a success fee, con l’opportunità però per lei di presentarsi sul mercato raccontando di progetti e collaborazioni e non solo di esperienze passate…
Insomma, ce la si può fare:
- anche se si è donne e si lavora in finanza/consulenza direzionale,
- anche se si hanno oltre 40 anni,
- anche se si stanno aspettando dei figli e si da priorità al progetto di vita di cui quello del lavoro è solo un tassello.
MA che brave queste donne!
Contattaci per domane e approfondimenti scrivendo a info@goodgoing.it, anche se sei un uomo.