"Ricomincia da te" di Paola Pesatori
La trama se così si può chiamare
Da qualche tempo la nostra azienda è in crisi.
Alcuni colleghi sono stati convocati dal capo e si sono sentiti dire che non servono più. Potrebbe capitare anche a noi. O forse è già accaduto e il mondo ci è crollato addosso.
Che cosa possiamo fare per riprendere in mano la nostra vita? Questo libro ci invita a ricominciare da noi stessi, utilizzando il tempo che ora abbiamo a disposizione per riscoprire passioni dimenticate, sogni nel cassetto e progetti mai realizzati.
Siamo risorse, non disoccupati, ed è dalle nostre capacità che può scaturire il cambiamento. Anche se il «posto fisso» non è più garantito, possiamo batterci per far valere i nostri diritti ed esplorare nuove strade per rimetterci in gioco.
Attraverso suggerimenti dettati dall'esperienza, l'autrice si rivolge a tutti coloro che hanno perso, stanno perdendo o temono di perdere il lavoro, accompagnandoli passo passo attraverso le varie fasi, dai primi segnali di crisi al licenziamento, dall'inerzia forzata alla progettazione di un nuovo percorso esistenziale e lavorativo.
Perché il dramma può diventare un'opportunità, e se il nostro cammino si è temporaneamente bloccato, domani ripartirà verso un'altra direzione, e saremo noi alla guida.
Paola Pesatori: l'autrice, ma soprattutto la testimone
Paola Pesatori, laureata in Lingue e letterature straniere, ha lavorato dal 1984 al 2009 nel Gruppo Pirelli, arrivando a ricoprire il ruolo di direttore delle Risorse umane commerciali nel ramo pneumatici.
Alla soglia dei cinquant'anni viene licenziata: ne approfitterà per prendersi un anno sabbatico e reinventarsi una carriera.
Il libro per me
E’ un libro un po' “vecchiotto” se volete (2011).
E’ un libro come tanti sul mondo del lavoro.
E allora perchè consigliarlo?
Lo consiglio perché innanzitutto è frutto di un’esperienza personale. Troppo spesso oggi molti scrivono di come cercare lavoro, di come fare marketing di se stessi, di come curare il proprio branding senza avere esperienza significativa nel mondo del lavoro sia in termini di esperienze diversificate sia in termini di cambi anche traumatici.
Per me sentire l’esperienza che parla è un valore.
Secondo motivo: l’autrice è una ex direttrice delle Risorse Umane, una che quindi è stata tanto tempo dalla parte di quelli che hanno licenziato…
Ci è passata anche lei a 50 anni e con molta trasparenza e sincerità parla delle aziende e di alcune logiche distorte che in genere si fa così fatica ad ammettere e a parlarne.
Questa franchezza e questa onestà è apprezzabilissima, oltre che molto rara.
Il terzo motivo è che è una donna cinquantenne… e per noi la perdita del lavoro ha dei connotati specifici. E anche la soluzione per la verità, come non è descritto nel libro ma è detto.